Potremmo dire che lo shudō non è molto diverso dalla pederastia che si consumava nell’antica Grecia tra un ragazzo giovane (tipicamente 17-18 anni) e un uomo più anziano (a partire dai 25 anni). Per shudō infatti si intende l’amore gay che si crea tra due samurai.
Siamo appunto in Giappone, e anche qui come in Grecia, questa pratica tradizionale prevede due figure, fondamentali per la relazione: il nenja (念者), ovvero il samurai anziano, e il wakashu (若衆), il giovane samurai. Altro punto in comune con la pederastia dell’antica Grecia è il fatto che non si tratta solamente di rapporti sessuali, ma anche di sentimenti. Il tipo di unione che si va a creare tra il nenja e il wakashu è un legame profondo, e proprio per questo si parla di amore omosessuale tra samurai.
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